Basilica di San Petronio a Bologna
La Basilica di San Petronio, dedicata al patrono cittadino, sorge in Piazza Maggiore ed è la più grande e importante chiesa bolognese.
La costruzione fu iniziata nel 1390 sotto la direzione di Antonio di Vincenzo. Nel 1514 Arduino degli Arriguzzi propose un nuovo modello a croce latina che avrebbe superato in grandezza la chiesa di San Pietro a Roma, ma, secondo la leggenda, Pio IV ne bloccò la realizzazione sollecitando i lavori per la costruzione dell’Archiginnasio. Anche la facciata rimase incompiuta, rivestita parzialmente in marmo da Giacomo Ranuzzi a partire dal 1538. L’interno del tempio, costruito in epoche diverse, è diviso in tre navate su cui si aprono ventidue cappelle decorate da artisti tra cui Francesco Francia, Lorenzo Costa, Parmigianino, Donato Creti.
Celebre è la Cappella musicale di San Petronio, la più antica istituzione musicale di Bologna (1436), il cui simbolo più prestigioso è un organo tuttora funzionante, che, costruito attorno al 1470 da Lorenzo da Prato, è il più vecchio al mondo ancora in uso. Molto visitata anche la Cappella dei Re Magi (IV) già Bolognini, le cui pareti furono sontuosamente affrescate da Giovanni da Modena con scene che rappresentano “Il Paradiso” e “l’Inferno”.
Molto nota è anche la meridiana dell’astronomo Cassini, che con i suoi 67,27 metri, è la più lunga al mondo.
L’accesso alla Basilica è piuttosto difficoltosa nonostante sia presente una rampa sul lato destro della scalinata di accesso alla chiesa ma la pavientazione a ciotoli e la presenza di un gradino redono diffocoltoso l’accesso alla rampa.